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É illegittimo il fermo amministrativo dell’auto del professionista?

Come ben sappiamo la procedura di iscrizione del fermo amministrativo del veicolo di proprietà del debitore è avviata dall’agente della riscossione, per crediti erariali.

In mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, dal ricevimento del preavviso  sarà’ eseguito il fermo sul veicolo.

Il contribuente può chiedere l’annullamento del preavviso di fermo amministrativo o di cancellazione del fermo amministrativo già trascritto al Pubblico registro Automobilistico (PRA), in via amministrativa.

Il debitore professionista deve sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui attesta che il veicolo oggetto di preavviso di iscrizione di fermo amministrativo, oppure già sottoposto ad iscrizione di fermo amministrativo, è strumentale all’attività professionale esercitata.

“Purtroppo spesso accade che l’agente della riscossione – dichiara l’avv. Martino Pioggia, Responsabile dello Sportello ADICU Bologna – neghi la cancellazione in via amministrativa, conseguentemente il contribuente è costretto ad agire in sede giudiziaria. La sentenza 1411/2020 della 9° sezione della Commissione Tributaria Regionale dell’Emilia Romagna è intervenuta sul punto annullando l’illegittimo fermo amministrativo elevato nei confronti di un contribuente/libero professionista”.

In un caso simile La Commissione Tributaria Regionale dell’Emilia Romagna con la sentenza n. 243 del 4 febbraio 2020, depositata il 18 settembre 2020, ha accolto il ricorso del contribuente, confermando la sentenza di primo grado, e ha disposto che: “… In proposito questo collegio condivide quanto affermato dai giudici di prime cure che, previa verifica della non contestata strumentalità del bene oggetto della misura cautelare attraverso la documentazione prodotta dal ricorrente (libretto di circolazione, fattura di acquisto, certificato PRA, annotazione nel registro dei cespiti ammortizzabili), ha sottolineato che, nell’attuale società, l’autovettura rappresenta un bene indispensabile per lo svolgimento dell’attività forense, che implica continui spostamenti presso aziende, clienti privati e pubblici, sopralluoghi in occasione di accertamenti tecnici, oltre al tradizionale tragitto tra lo studio e le sedi giurisdizionali, frequentemente anche più di una nella stessa giornata.”.


Preavviso Fermo CTRBO-1411-09-2020 copia

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